Università Popolare EST OMNIA C.S.R
L'identità di genere è il senso di appartenenza di una persona a un genere con il quale essa si identifica (cioè, se si percepisce uomo, donna, o in qualcosa di diverso da queste due polarità).
Esso viene utilizzato dalla psicologia e dalla sociologia, e si è sviluppato negli Stati Uniti d'America a partire dagli anni sessanta con lo psicanalista Robert Stoller. L'identità di genere non deriva necessariamente da quella biologica della persona e non riguarda l'orientamento sessuale. L'identità di genere può essere correlata al sesso assegnato alla nascita o può differire da esso. Tutte le società hanno una serie di categorie di genere che possono servire come base per la formazione dell'identità sociale di una persona in relazione agli altri membri della società. Attualmente non si è giunti ad una piena comprensione dello sviluppo dell'identità di genere nell'individuo. Sono stati suggeriti diversi fattori, biologici e sociali, che potrebbero avere un ruolo nella sua formazione. I fattori biologici che possono influenzare l'identità di genere includono i livelli ormonali sia in fase prenatale che successivamente, e la loro regolazione da un punto di vista genetico. I fattori sociali che possono influenzare l'identità di genere includono le informazioni relative al genere portate da famiglia, mass media e le altre istituzioni. Non si è definita con precisione l'età entro la quale l'identità di genere sia definitivamente formata e risulta molto variabile anche l'età in cui potrebbero sorgere eventuali disagi legati all'identità di genere. fonte (Wikipedia, l'enciclopedia libera) La libertà di considerarsi Unicorno (terzo genere) Alla Denair Middle School in California c’è un insegnante non binario, il cui nome non è stato reso pubblico. Non riconoscendosi come uomo o donna, ha chiesto ai suoi studenti di essere definito come Mx, anziché i più comuni Mister o Miss che gli studenti americani devono utilizzare quando si rivolgono a un loro professore. Mx, traducendolo in italiano, si potrebbe definire con il termine Misto. L’insegnante di scienze, però, dovendo insegnare a studenti di 13 e 14 anni, ha pensato bene di concentrarsi anche sull’ identità di genere, in modo da istruire i suoi alunni sul fatto che non tutte le persone che incontreranno nel corso degli anni saranno o maschi o femmine. E per farlo, ha pensato a un grafico in cui è spiegato molto semplicemente questa differenza. A fianco di un simpatico unicorno, ci sono 5 punti importanti. E per ogni punto ci sono 3 opzioni possibili che si possono utilizzare. I 5 punti elencati nel grafico indicano: identità di genere, il sesso assegnato alla nascita, il modo di presentarsi o di rivolgersi a una persona, l’attrazione sessuale e l’attrazione sentimentale. La storia del primo bambino al mondo che non è indicato come maschio o femmina sui documenti ufficiali, cioè né M né F nella categoria riservata al sesso, sta ispirando discussioni sui problemi relativi all’ identità di genere e al sesso, sia dal punto di vista teorico e scientifico che dal punto di vista legale e pratico, dato che i documenti sono una cosa legale e pratica. Sono temi di cui nei paesi occidentali si parla sempre di più, da un lato grazie al lavoro di sensibilizzazione e lotta per i diritti civili degli attivisti della comunità LGBT (comunità Lesbica, Gay, Bisessuale e Transgender), dall’ altro perché in molti ambiti (primo fra tutti quello legislativo) la società non si è ancora adattata a ciò che sappiamo sulle differenze di genere. L’identità di genere, il sesso e l’orientamento sessuale sono tre cose diverse. Quando un bambino nasce gli viene assegnato un sesso – maschio, M, o femmina, F – in base ai suoi organi genitali esterni, cioè pene e testicoli da un lato, vulva dall’ altro. Un tempo con “sesso” si indicavano anche altre qualità di una persona, attinenti al suo comportamento e non solo alla forma del suo corpo. Poi a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta la ricerca psichiatrica, sociologica e antropologica americana ha cominciato a usare il termine “genere” per distinguere i due aspetti. Oggi con la parola “sesso” ci si riferisce esclusivamente all’ anatomia di una persona, mentre con “genere” si indica sia la percezione che ciascuno ha di sé in quanto maschio o femmina (cioè l’identità di genere), ma anche il sistema socialmente costruito intorno a quelle stesse identità (cioè il ruolo di genere). Molte persone nascono e crescono in una condizione di discontinuità tra sesso e identità di genere: per esempio ci sono – e ci sono sempre state – persone che sono anatomicamente donne ma si sentono uomini, oppure né donne né uomini, oppure donne in alcuni periodi e uomini in altri. Per venire incontro ad alcune di queste persone alcuni paesi – tra cui la Germania e l’India, ma in modalità molto diverse – hanno introdotto diverse varianti di “terzo genere” per identificare le persone. Università Popolare EST OMNIA C.S.R
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Febbraio 2021
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